Training di lettura ritmica, cos’è? Lo spiega il professor Alessandro Antonietti

1 ottobre 2021

È nata una collaborazione tra l’Università Cattolica e Welcomed.

Scopri di più sul progetto leggendo l’intervista del professor Alessandro Antonietti.

Osteopatia pediatrica

Alessandro Antonietti è professore ordinario di psicologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ove ha istituito il Servizio di Psicologia dell’Educazione e dell’Apprendimento in Età Evolutiva (SPAEEwww.spaee.it).

Si occupa di psicologia del pensiero e degli aspetti cognitivi e metacognitivi dell’apprendimento e della riabilitazione, ambiti in cui ha messo a punto strumenti di assessment e di intervento.

Un suo interesse è la psicologia della musica e le sue applicazioni per gol potenziamento di capacità cognitive e comunicative.

Leggi l’intervista.

 

Come funziona il metodo “training di lettura ritmica”?

Il Training di Lettura Ritmica (TLR), ideato dalla dott.ssa Alice Cancer presso lo SPAEE, si inserisce nell’area degli interventi a base musicale per il potenziamento del linguaggio (vedi www.polimus.it), un’area che negli ultimi tempi sta riscuotendo grande interesse presso i ricercatori e gli operatori.

Il TLR è basato sulla lettura di stimoli linguistici (dapprima sillabe, poi parole, infine testi) sincronizzata con una base ritmico-musicale.

Sullo schermo del computer compaiono gli stimoli da leggere e in sottofondo c’è una base sonora che deve essere seguita. La velocità di questa base sonora cresce progressivamente, così come la complessità di ciò che deve essere letto e del compito (per esempio, in certi esercizi occorre battere le mani quando compare una determinata categoria di parole).

Che ricadute ha sul bambino con dislessia questo tipo di potenziamento?

Il TLR è stato applicato in diversi contesti, scolastici e riabilitativi, con studenti di scuola primaria e secondaria con differenti tipi e livelli di gravità del disturbo linguistico, e anche con studenti universitari affetti da dislessia (tra parentesi, menziono che è stato anche applicato con adulti con afasia post-ictus e in associazione alla stimolazione transcranica a corrente continua, tDCS).

In varie sperimentazioni controllate si sono sempre rilevati miglioramenti nelle capacità di lettura, soprattutto nella fluidità. Questi miglioramenti sono risultati paragonabili a quelli di altri trattamenti più impegnativi per gli operatori e per il bambino o ragazzo.

Quali sono le potenzialità di una collaborazione tra l’Università Cattolica e un’impresa sociale come Welcomed?

Mi fa piacere che si sia stabilita questa collaborazione, che auspico proficua per entrambe le parti. Per lo SPAEE avere l’opportunità di applicare su vasta scala il TLR significa poter acquisire un più ampio set di dati riguardo e poter coinvolgere i propri psicologi nell’intervento sul campo in un setting diverso rispetto a quello universitario.

Per Welcomed penso che ci sia l’opportunità di proporre un training innovativo, di breve durata e di provata efficacia, motivante per i bambini e i ragazzi.

Mi auguro che la  dislessia sia solo il primo campo di una collaborazione che potrebbe estendersi all’intervento in favore di altri disturbi del neurosviluppo (ADHD, autismo, sindrome di Williams) e magari anche rivolti agli adulti, visto che ci occupiamo, per esempio, anche di riabilitazione di disturbi neurologici post-ictus, Parkinson, sindrome di Tourette.

Training riabilitativo presso Welcomed

Presso Welcomed, in collaborazione con il Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione dell’Università Cattolica di Milano, è possibile seguire un training riabilitativo costituito da esercizi di allenamento della lettura.

A chi si rivolge?

Il training riabilitativo è dedicato a bambini e ragazzi dai 3 anni in su, con diagnosi di Dislessia Evolutiva o con difficoltà nella lettura.

Il percorso prevede un ciclo di 10 sedute bisettimanali individuali della durata di 60min ciascuna.

Come partecipare

Per maggiori informazioni e modalità di partecipazione scarica qui la brochure.

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