Esercizio fisico e salute psico-fisica
“… e faccia almeno 30 minuti di camminata al giorno!”
Abbiamo tutti sentito questo consiglio almeno una volta nella vita. Ma esattamente a chi si rivolge, e quali sono i benefici attesi di una pratica apparentemente così scontata?
Nella società in cui viviamo, le comodità a nostra disposizione ci hanno portato a svolgere sempre meno attività fisica. Purtroppo però il nostro corpo si è evoluto migliaia di anni fa, quando per sopravvivere era necessario camminare, correre, cacciare, raccogliere e usare strumenti manuali. Il nostro corpo è programmato per svolgere attività fisica e la sua assenza ha molti effetti negativi su di esso. Ormai molti studi hanno dimostrato che svolgere regolare attività fisica apporta svariati benefici tra cui spiccano una riduzione del rischio di ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari come infarto e ictus, malattie metaboliche come diabete mellito tipo 2, osteoporosi e addirittura cancro e demenza senile. Se i benefici fisici non vi sembrano abbastanza, sappiate che lo svolgimento di una regolare attività fisica apporta benefici anche alla vostra salute mentale, infatti riduce il rischio di disturbi d’ansia e depressione, migliora l’umore e la produttività sul lavoro e rallenta il graduale processo di perdita di indipendenza durante la terza età.
Ma cosa si intende per regolare attività fisica? L’American College of Sports Medicine (ACSM), che si occupa di fornire linee guida riguardo valutazione della performance e prescrizione di attività fisica, raccomanda 150 minuti di attività ad intensità moderata ogni settimana, che possono essere svolti in più sessioni della durata minima di 15-20 minuti: per darvi un’idea 3 sessioni da 50 minuti vanno benissimo mentre 15 sessioni da 10 minuti invece meno. Anche svolgere tutti i 150 minuti in un’unica sessione non è consigliato.
Spiegare cosa l’ACSM intenda per “attività ad intensità moderata” risulta difficile in questa sede, ma come indicazione generale l’attività fisica è moderata se provoca affaticamento (lieve fiatone, accelerazione della frequenza cardiaca e sudorazione) ma si svolge ad un’intensità che risulta sostenibile per un lungo intervallo di tempo (non esagerate!). Chiaramente la natura dell’attività può essere molto diversa in base al grado di allenamento della persona, quindi mentre per un adulto sedentario una camminata veloce o un trekking in montagna potrebbe essere l’ideale, per un anziano sedentario potrebbero essere attività troppo intense mentre per uno sportivo potrebbero ricadere nella definizione di attività leggera.
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