2 mar 2018
Ricevere una diagnosi di dislessia (o di uno degli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento) per molti bambini è un vero e proprio sollievo. Questo perché possono dare finalmente un nome alle difficoltà che sanno di avere, poiché le riscontrano quotidianamente, e delle quali incolpano se stessi e quella che credono essere la propria “intelligenza”/”stupidità”.
Ma, poiché si tratta comunque di una situazione delicata e complessa, non sempre vissuta da tutti, genitori e figli, positivamente, sarà meglio ricordare alcune cose:
– Rivolgersi a uno psicologo e neuropsichiatra infantile specializzato in DSA;
– Informatevi preventivamente su come si svolgerà la valutazione diagnostica;
– Sapere in anticipo cosa aspettarsi, sarà positivo per il bambino;
– Siate il più possibile onesti nel rispondere alle domande del bambino;
– Spiegate al bambino il perché di quella visita (es. per aiutarti a scuola, nella lettura e scrittura);
– Presentatela nella maniera più positiva possibile, come una soluzione che avete trovato appositamente per aiutarlo;
– Spiegategli che cosa farà lo psicologo: domanderà alcune cose della scuola, ti chiederà di leggere, scrivere, copiare delle figure;
– Spiegate che non è un esame, non c’è un voto, né un giudizio e lo specialista cercherà solo di capire il modo migliore di aiutarlo;
– Dite dove sarete voi durante la valutazione diagnostica e quanto durerà;
– Assicuratevi che il bambino sia tranquillo quando lo lasciate;
– Portatevi una buona merenda se necessario;
– Se possibile, pensate a un piccolo “premio” una volta terminata la valutazione.
La valutazione diagnostica terminerà con una relazione dello specialista, attraverso la quale verrà comunicato a voi l’esito del percorso.
Spiegate al bambino, nel modo più semplice possibile, quello che vi è stato comunicato dallo psicologo, cercando di evidenziare gli aspetti positivi.
Se vi sentite troppo nervosi o preoccupati, aspettate un momento di maggiore tranquillità per fare un discorso completo al vostro bambino.
