12 marzo 2022
Sin dai primi giorni di vita del bambino, peso e altezza sono tra le parole che rivestono maggior importanza per i genitori. Infatti, molti genitori hanno il dubbio o la convinzione che il loro bambino cresca poco o comunque sia più piccolo dei coetanei o rispetto alle loro aspettative. Certamente, monitorare costantemente il proprio figlio con la bilancia può diventare motivo di stress per il genitore che subito li spinge a richiedere una visita pediatrica.
Nella maggior parte dei casi può essere un falso problema; in altri casi, però, il dubbio dei genitori è fondato e necessita di monitoraggio e di un approfondimento diagnostico.
Esistono grafici e curve precise:
– Curva di crescita
– Percentili
Sono strumenti che permettono di valutare, attraverso una misurazione rigorosa, la crescita del bambino e monitorarne lo stato nutrizionale così come la sua salute.
Nel dettaglio, la curva di crescita raffigura l’incremento nel tempo di parametri auxologici, ovvero peso, altezza, circonferenza cranica e indice di massa corporea (BMI).
Per valutare la “regolarità” del processo di accrescimento, sono stati raccolti i parametri auxologici di alcune popolazioni pediatriche di tutte le fasce di età in definiti intervalli di tempo realizzando:
– Curve di crescita specifiche per nazioni, differenziando maschi e femmine
– Curve di crescite per bambini con esigenze di salute particolari
In occasione delle visite dal pediatra la crescita del neonato e del bambino viene valutata con riferimento alle “tabelle dei percentili“. Vediamo come fare il calcolo percentili.
Il grafico dei percentili è costruito prendendo un campione rappresentativo di migliaia di bambini della stessa età e dello stesso sesso: dopo averli pesati e messi in fila, dal più minuto al più robusto, questi bambini vengono divisi in 100 gruppi. Ciascun piccolo gruppo corrisponde ad un “centile”. Quindi, la curva del grafico che corrisponde al 50° percentile rappresenta la “media” della popolazione.
Esempio: se il peso del vostro bambino a due anni si colloca al 50° percentile significa che, alla stessa età e nella popolazione di riferimento (ad esempio italiana, maschile), probabilmente 50 bambini saranno meno pesanti e 50 bambini più pesanti di lui. Se il peso del bambino è al 25° percentile, avrà probabilmente 25 bambini meno pesanti e 75 bambini più pesanti di lui. E così via.
Le tabelle dei percentili utilizzate dai pediatri sono le tabelle emesse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dei US Centers for Disease Control, in quanto rappresentativi della popolazione italiana.
Per concludere, è molto importante che si instauri un corretto dialogo tra paziente e medico poiché conoscendo tutti i dati che riguardano il bambino dal concepimento alla nascita, le fasi dello sviluppo psicomotorio e l’impatto che possono avere alcuni fattori ambientali, potrà chiarire ai genitori gli eventuali dubbi sulla crescita del proprio figlio o prendere in considerazione esami di approfondimento per patologie che possano interferire con l’accrescimento.
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