In questi ultimi anni il mondo della scuola si è trovato ad affrontare sempre più spesso la presenza di studenti con bisogni educativi speciali (BES). Questo ha comportato l’utilizzo di numerose sigle che, per chi non è addetto ai lavori, possono risultare confusi e sconosciuti. Per questo motivo, in questo articolo, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questi termini, descrivendo in maniera semplice e comprensibile il significato di BES, DSA.
Con questo acronimo si intendono tutti gli studenti con Bisogni Educativi Speciali, ossia in condizioni di difficoltà, transitoria o permanente, di natura fisica, psicologica o sociale. All’interno di questo gruppo rientrano: studenti con disabilità motoria o cognitiva, riconosciuta dalla L.104/92, studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, altri disturbi evolutivi, disturbi del linguaggio e infine gli studenti con svantaggio socioeconomico, culturale e linguistico.
Gli alunni con BES sono individuati dalla scuola tramite: segnalazioni dei servizi sociali, diagnosi presentate dalla famiglia o considerazioni psicologiche e didattiche dei docenti.
Con questo acronimo si intendono gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) ossia i disturbi determinati da disfunzioni neurobiologiche che interferiscono con il normale sviluppo delle abilità di apprendimento. Sono una condizione che non dipende da disabilità intellettive, sensoriali, mancanza di istruzione o altri fattori ambientali.
Questo termine indica gli studenti NeoArrivati in Italia, che ancora non parlano la lingua italiana o la conoscono molto poco. Essi rientrano nel gruppo BES per i quali è prevista una didattica personalizzata spesso in presenza di un mediatore interculturale.
Per ciascuno degli studenti sopra citati, a livello scolastico, sono richiesti due tipi di documenti:
Il Piano Educativo Individualizzato, descrive gli interventi educativi e didattici previsti per quell’alunno ed è condiviso ed elaborato insieme alla famiglia e ai servizi sociosanitari che si occupano del ragazzo, esso è previsto obbligatoriamente per gli alunni con disabilità riconosciuta dalla legge 104/1992.
È il Piano Didattico Personalizzato, previsto obbligatoriamente per i ragazzi con DSA certificati, mentre se viene presentata solo la diagnosi senza certificazione la decisione di stilarlo o meno spetta alla scuola. Per gli altri casi di BES è sempre la scuola che decide se redigere un PDP oppure no.
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