17 set 2019
Una costante attività fisica aiuta a rallentare il processo di invecchiamento e migliora la qualità di vita dell’anziano perché riduce i sintomi e le conseguenze di eventuali patologie presenti, migliora le funzioni cognitive, aumenta la forza e la massa muscolare ed evita situazioni di isolamento e solitudine. Gli anziani regolarmente attivi hanno infatti una minor probabilità di incorrere in patologie cardiovascolari e osteoarticolari, diabete, depressione e limitazioni funzionali, rispetto a quelli che conducono una vita sedentaria.
Tuttavia, molti anziani pensano che l’attività fisica vada praticata da giovani e che alla loro età non se ne tragga alcun beneficio, anzi che possa rappresentare un pericolo.
Iniziare l’attività fisica in età giovanile sicuramente aiuta a prevenire diverse malattie, ma si possono avere benefici anche se si comincia a fare sport in una fase più avanzata della vita. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, alle persone con più di 65 anni, di fare attività fisica almeno 3 volte a settimana e di adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni e abilità. Importanti sono anche le attività volte al miglioramento dell’equilibrio per prevenire le cadute. Non serve necessariamente andare in palestra, ma anche fare regolari passeggiate, occuparsi del giardino o giocare con i nipoti, sono attività che favoriscono un “invecchiamento attivo”, fondamentale per mantenere la propria indipendenza e autonomia.
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