Alto Potenziale Cognitivo: quando la crescita può essere in salita

10 apr 2018

di Cristina Morrone, Psicologa

Ciascuno di noi può dare all’aggettivo “intelligente” dei significati che, seppur differenti tra di loro, rimandano all’idea di una persona capace, brillante, sveglia e ingegnosa. Ma cosa accade quando un bambino ha dei livelli di intelligenza superiori alla media? E quanti sono questi bambini? È necessario sostenere il loro sviluppo? E cosa ne è di questi bambini in adolescenza e in età adulta?

Cos’è l’alto potenziale cognitivo?
I bambini ad alto potenziale cognitivo rappresentano circa il 5% della popolazione studentesca. Nonostante presentino delle caratteristiche in comune – come le notevoli capacità dialettiche e di memoria, la facilità nell’apprendere informazioni e nozioni nuove, la spiccata curiosità per argomenti specifici, l’elevata sensibilità e una certa difficoltà nel modulare in maniera efficace i propri stati emotivi – sono molte le differenze che possono essere riscontrate tra individuo e individuo. L’alto potenziale cognitivo è, difatti, un insieme complesso di caratteristiche cognitiveemotivecomportamentali e personologiche che possono esprimersi in maniera differente a seconda della persona e della sua storia di vita.

Quali i possibili problemi?
Sebbene esistano persone con un elevato potenziale cognitivo che non manifestano sofferenze psicologiche o difficoltà comportamentali, altri possono fare fatica a inserirsi all’interno del proprio contesto o ad adattarsi alle richieste dell’ambiente. Tra le problematicità più frequentemente riscontrate possiamo riscontrare: difficoltà nell’integrarsi pienamente all’interno del gruppo dei pari, nel rispettare le regole che vengono loro imposte e nel relazionarsi con persone percepite come eccessivamente autoritarie, sentimenti di noia a scuola, mancanza di un metodo di studio, fatica nella gestione del proprio mondo emotivo e senso di solitudine.

Perché è importante la valutazione?
Individuare precocemente la presenza di un alto potenziale cognitivo permette di inquadrare al meglio le difficoltà che possono incontrare bambini/ragazzi/adulti che presentano un’intelligenza superiore alla media; dando ai loro comportamenti un significato e una chiave di lettura nuovi. Ciò risulta importante nel corso dell’infanzia (in cui il bambino inizia a costruire un proprio senso di competenza e di efficacia individuale), in adolescenza (in cui il ragazzo è chiamato a costruire una propria immagine di sé e una propria identità personale e professionale) e in età adulta (quando la persona “fa i conti” con gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da conquistare e, eventualmente, con il proprio modo di essere genitore). Il percorso di valutazione ha pertanto lo scopo di fare luce sugli aspetti che agiscono a livello sia individuale sia contestuale (famiglia, scuola, lavoro) e che possono favorire una crescita serena o, viceversa, rappresentare degli ostacoli nel percorso di sviluppo e di realizzazione personale.

A chi si rivolge
L’Ambulatorio si rivolge a bambini di età scolare, ad adolescenti e ad adulti. In caso di bambini al di sotto dei 6 anni d’età, può essere utile svolgere un colloquio conoscitivo, in cui meglio approfondire la situazione e decidere assieme gli eventuali step successivi.

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