Nel panorama delle terapie respiratorie pediatriche, l’aerosolterapia si distingue per la sua capacità di veicolare principi attivi direttamente al sito d’azione, offrendo un approccio mirato per il trattamento di specifiche patologie bronchiali.
In questo articolo scopriamo le modalità di azione, l’efficacia clinica e le raccomandazioni per un uso corretto dell’aerosolterapia
L’aerosolterapia si basa sulla nebulizzazione di farmaci liquidi in particelle finemente disperdibili, tramite un dispositivo dotato di un compressore, che consente l’inalazione diretta dei farmaci nei bronchi. Questo metodo terapeutico permette di ottimizzare la biodisponibilità del principio attivo, riducendo concomitantemente il carico farmacologico e i potenziali effetti collaterali sistemici associati alla somministrazione orale o parenterale.
La validità dell’aerosolterapia risiede nella sua precisione di consegna del farmaco, che si traduce in una rapidità d’azione terapeutica e in una diminuzione significativa delle dosi necessarie. Tale riduzione delle quantità di farmaco impiegate si accompagna a una corrispondente diminuzione del rischio di manifestazioni avverse, rendendo l’aerosolterapia una modalità di intervento sicura ed efficiente per alcune condizioni patologiche dell’apparato respiratorio.
L’eterogeneità dell’efficacia terapeutica dell’aerosolterapia può essere attribuita a variabili come il mantenimento della sua funzionalità ottimale e la correttezza della metodica di somministrazione. Un’applicazione impropria dell’aerosol, ad esempio durante il sonno del bambino o tenendo la mascherina anche di poco scostata dal viso e non bene adesa, compromette la penetrazione del farmaco nei bronchi, vanificando i benefici terapeutici.
Nonostante l’aerosolterapia presenti vantaggi indiscussi nel trattamento di affezioni quali l’asma bronchiale, il suo impiego non è universalmente applicabile a tutte le patologie respiratorie. La selezione delle indicazioni terapeutiche si basa sull’efficacia dimostrata in specifici contesti clinici, quali la gestione dell’asma e del broncospasmo, dove la rapidità di azione può significare un miglioramento immediato della sintomatologia.
La modernizzazione dell’approccio terapeutico all’asma pediatrico include l’adozione di inalatori dosati che permettono un’erogazione del farmaco rapida e controllata, offrendo vantaggi in termini di comodità e accettazione da parte del paziente. Nonostante l’efficacia comprovata di tali dispositivi, l’aerosolterapia mantiene una posizione di rilievo nel contesto italiano, pur in presenza di un progressivo orientamento verso metodologie più innovative.
La confidenza nel successo dell’aerosolterapia, specie nel trattamento dell’asma, si è estesa anche alle condizioni nelle quali non esistono evidenze scientifiche forti che funzioni, come: tosse, mal di gola, raffreddore e mal di orecchio.
In questo caso il supporto di una figura pediatrica è fondamentale per definire e valutare il trattamento migliore da seguire.
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